domenica 14 ottobre 2007



Ringraziamo il sindaco O. Bombieri, del comune di San Nazario, per la corretta comunicazione per non aver potuto partecipare al convegno di oggi 13 ottobre 2007.
Ci duole non poco la Sua mancata presenza o quella di qualsiasi rappresentante del suo consiglio comunale, a differenza del comune di Valstagna, Solagna e Pove, non solo presenti con i rispettivi sindaci, a cui va un plauso, nonostante i molteplici impegni, incontri, dibattiti e presentazioni che si sono susseguiti in questi giorni in tutta la Valbrenta e non solo. E' un segno di sensibilità che fa sempre piacere.Ma fa riflettere.
La Valle non è ancora morta!
Un'occasione mancata comunque, per gli spunti che si possono trarre da simili convegni.
Nessun accusato e nessun accusatore.
2007, odissea in Valbrenta.Quale futuro.Era il titolo

Ci duole ancor più segnalarLe, vista la Sua richiesta, che le motivazioni del sindaco di San Nazario sono state tempestivamente pubblicate nel sito il giorno 11/10/2007 alle ore 12,32 come appare nei nostri server.
Cogliamo l'occasione per segnalarLe che tutti le possono trovare nella home page del sito, a destra, in verde, sotto la scritta gialla con indicato
Solo 38 anni + 2 di "salutari" rimodellamenti è inserito il sindaco risponde alla ns. mail del giorno dopo, ma ci parla dei suoi impegni e non delle nostre ragioni a cui basta cliccarci sopra, oppure a questo indirizzo http://gsv.altervista.org/Lettere/SanNazario10-2007.pdf
Ci permettiamo, qualora non l'abbia letto, di segnalarle inoltre:
"Vergognosa gaffe....del magnifico Team di tecnici, che dopo averci propinato lunedì 8 ottobre a San Nazario, per ore, dati, statistiche e previsioni confortevoli per il nostro benessere, la salute e l'ambiente della Valbrenta (TUTTA si intende, da Cismon a Pove compreso), per i prossimi 40 anni di attività estrattiva in Valle, hanno presentato mercoledì 10 ottobre a Quero (BL), analogo Studio di Impatto Ambientale per la Miniera di Schievenin.

Hanno presentato con un copia-incolla, lo stesso piano della miniera Costa Alta di Carpanè - San Nazario?

Sorge spontanea la domanda o sono le solite illazioni dei soliti millantatori?.
A noi ci era parso lunedì di qualcosa di preconfezionato, ma ignoranti come siamo......se lo sono chiesti anche le oltre 200 persone che hanno assistito mercoledì alla analoga presentazione pubblica di studio e progetti relativi al rinnovo della concessione mineraria Schievenin (Quero - BL) e ne hanno avuto probabile conferma, di cui riportiamo in allegato ciò che è apparso sul Gazzettino di Belluno (non lo diciamo noi, dunque)
http://comitatocolderoro.blogspot.com/
Si sà, gli errori tecnici fanno sempre paura.Ma qui non siamo in Vajont! Suvvia.
Ai posteri l'ardua sentenza.

E Voi vorreste prendervi la responsabilità di essere complici ed avvallatori, con tutte le responsabilità che ne procederanno, di questi personaggi? chiediamo noi.

Le ricordo il nostro documento di intenti (
http://gsv.altervista.org/statuto/doc%20intenti%20Gruppo%20Salvaguardia%20Valbrenta.pdf), la continua ricerca del dialogo con tutti i soggetti pubblici e privati, con le amministrazioni che ci rappresentano, senza remore, rancore e pregiudizi.
Aperti ad ogni confronto.
Non possiamo subire ad occhi chiusi, interventi simili al SIA di Costa Alta presentato lunedì, perchè Vi sentite "pressati" dalle società di escavazione e dare per scontato il risultato autorizzativo positivo della Regione, come qualcuno della Sua giunta, ridendo, proclama.
VOI state amministrando un bene comune.
NOI lo stiamo perdendo: il territorio ed il paesaggio.
VOI lo state svendendo, NOI lo stiamo subendo.

Fermatevi e discutiamone.Tutta la Valle.Assieme.

mercoledì 10 ottobre 2007

Cava Peroglio: ridelimitazione?

Lunedì sera 8 ottobre 2007 a San Nazario, presso la sala parrocchiale, è stato presentato al pubblico lo Studio di Impatto Ambientale (SIA) per la “ridelimitazione” della concessione mineraria Costa Alta ed il nuovo Progetto di coltivazione in località Carpanè di San Nazario (VI).
In poche parole si tratta della richiesta di ampliamento della ben nota cava-miniera Peroglio per ulteriori 38 + 2 anni di coltivazione.
Erano presenti i rappresentanti delle giunte comunali di S.Nazario, Valstagna e della Comunità Montana, oltre al numeroso pubblico.
I tecnici incaricati dalla Granulati Dolomitici Peroglio srl per ben 2 ore hanno illustrato tabelle e grafici, foto e simulazioni nel tentativo di far comprendere
il relativamente basso impatto ambientale di un simile intervento;
il quasi gradevole aspetto del sito una volta eseguiti gli interventi programmati di “ricomposizione ambientale penecontemporanea all’estrazione propri dell’ingegneria naturalistica” come sono stati definiti;
l’irrilevante effetto su flora e fauna;
il limitato aumento del carico veicolare sulla SS47;
la benefica ricaduta sull’economia locale per la creazione di nuovi posti di lavoro;
il doveroso contributo allo sviluppo delle attività dove il “prezioso materiale estratto” viene utilizzato ….!

Mentre tra il pubblico ascoltavamo tutto questo, dentro noi abbiamo sentito un profondo disagio; ci siamo sentiti presi in giro per l’ennesima volta, eravamo arrabbiati ed allo stesso tempo avviliti. Ci tornavano alla mente le parole di Rigoni Stern “ .. stiamo attenti a non stravolgere o svendere la casa comune per un piatto di lenticchie ..”: quello che la natura ha prodotto in millenni noi dilapidiamo in pochi anni; cosa lasceremo alle generazioni future? Solo ferite e cicatrici profonde nel territorio, una qualità di vita compromessa per sempre a fronte di un beneficio immediato per pochi a danno di molti per un tempo indefinito.
Allo stesso modo si rivivono le sensazioni provate leggendo, per chi può, “Sulla pelle viva” scritto da Tina Merlin sulla tragedia del Vajont.
Noi non avremo un catastrofe mortale, ma sulla nostra pelle e su quella dei nostri figli, lentamente nel tempo, si consumerà una tragedia: verremo progressivamente espropriati del nostro territorio, come lo furono gli abitanti di Erto; saremo costretti ad emigrare o diversamente ad accettare di abitare un paesaggio lunare, povero di suoni della natura e coperto dai rumori del cosiddetto sviluppo.
L’unica risorsa della valle, il nostro bene comune, il territorio ed il suo paesaggio, già pesantemente compromessi, saranno irrimediabilmente perduti.

I nostri amministratori, i nostri rappresentanti democraticamente eletti devono farsi carico di tutto questo, non possono abbandonare la piazza e non assumersi le responsabilità che il loro mandato impone.
Purtroppo abbiamo assistito con stupore al comportamento della Giunta del comune di S.Nazario: finite le relazioni, quando finalmente si dava voce ed ascolto ai cittadini, assessori e sindaco se ne sono andati per “precedenti impegni” lasciandoci soli ad affrontare complesse questioni tecniche e procedurali, non sempre richiamate per fare chiarezza.Personalmente lo consideriamo un comportamento offensivo ed un pesante svilimento della delega che i cittadini hanno a suo tempo espresso con il voto.