mercoledì 30 aprile 2008

Lora Londa e la messa in sicurezza.Il dubbio rimane.....

....come l'acceso dibattito.Il popolo bue acconsente, ma non comprende.
Se da una parte esiste la più che lecita preoccupazione per il tema della sicurezza (magari poi potremo analizzare quali, quanti e quando gli eventi accaduti in Lora Bassa a Valstagna), intanto permane il dubbio, l'opportunità e la disponibilità economica per l'intervento.
Per i non presenti al dibattito (tanto a loro il problema non interessa, poi magari al bar criticano il passaggio dei mezzi pesanti davanti casa o sono favorevoli a spada tratta, oppure crederanno di essere nella nuova Gardaland, quando vedranno il nastro trasportatore sospeso a mezz'aria attraversare la valle), l'intervento prevede un vallo all'altezza di 190m/slm sopra via 4 novembre, con un'estensione, che parte a nord all'altezza del Tovo e verso sud, di 680m, largo dai 20 ai 80m, con una protezione a valle alta 10m. I successivi 500 e passa metri, nella zona sud che prosegue fino all'altezza della casa di riposo Pio X, saranno protetti da barriere paramassi alte dai 5 ai 4m.
L'intervento ha un costo a carico della provincia di 1.075.571€, prevede un anno per montare una struttura a nastro trasportatore larga 120cm, utile di 65cm, che attraversa, sospesa, la strada comunale, la strada provinciale, il fiume Brenta da via 4 novembre alla zona sud del campo polivalente vicino alla centrale ex Enel di Carpanè.
Un intervento che oltre a prevedere appunto 1 anno per il nastro (si avete letto bene 1 anno, è un'opera pubblica, non privata), concederà all'asta a dei privati (i soliti cavatori?!?!) lo scavo del dorato materiale, con un intervento di 3 anni per i 550.000mc, ed un ulteriore anno per smontare il nastro e riconvertire e ripristinare l'opera.Poi magari gli anni da 5 diverranno 7, ma non è un problema.
I terreni verranno espopriati ad un valore di mercato pari al loro valore catastale.
I commenti sono liberi e incondizionati, anche questa volta.
L'opera in termini di sicurezza va fatta, lo prevede la normativa coi crismi della legge Sarno, per gli elevati livelli di pericolosità del sito.
Rimpingueremo l'incompiuta promessa ss47 con almeno altri 35 camion quotidiani in andata e ritorno, oltre alle attuali centinaia, dai siti cave già attivi in Valbrenta (a proposito, le stime generali se vi ricordate , sfioreranno i 500) e come sempre non risulteranno concreti responsabili per i controlli sull'esecuzione dell'opera (ossia i controlli sulla carta e per legge ci saranno, poi basta guardarci intorno e scoprire che i controlli non verranno ne eseguiti ne rispettati, e li faranno solo ai residenti che magari si sistemano i tetti, le finestre o le masiere attorno alle loro case o catapecchie, visto che il livello di pericolosità 4, ne vieta qualsiasi intervento (neppure piantare un chiodo!, si è espresso un tecnico presente.Mentre in fronte versante, sventrano un'intera montagna SIC e ZPS e va bene così).
Nessuno ha parlato di salute pubblica, di polveri, di rumori, di inquinamento, di disagi (tanto non gliene frega un c.... a nessuno), ma invece soprattutto di costi, di rimborsi, di guadagni, di spartizione di utili, di reinvestimento sul territorio.
Prima ci svendiamo il territorio, poi la giunta comunale di Valstagna di sinistra andrà in giunta provinciale e regionale di destra, a fare anticamera e chiedere l'elemosina per fare 30 metri di pista ciclabile o un nuovo marciapiede?, sentendosi rispondere che i soldi li avranno già stanziati verso amministrazioni amiche come Pove o giù di lì.
Ma anche questo, cosa volete che importi.Fà parte del sistema.Ormai lo vediamo quotidianamente.Non siamo sorpresi dalla bellezza ed entità di interventi in altri comuni valligiani.Vorrà dire che ce lo meritiamo, quello che abbiamo.Persino Campolongo ha rimesso a nuovo il suo ponte e non è la prima volta in pochi anni.Quello di Valstagna, con la sua imponenza, fa schifo!
Io che possiedo terreni in quelle zone mi chiederei: perchè mai dovrei accettare?
Voi Amminstrazione, volete espropriare? Bene.
Mi oppongo e vedremo il tempo che passerà all'esecuzione materiale dell'esproprio.
Nel frattempo venderò il mio terreno, alzando il prezzo oltrettutto, a qualche saggio cavatore speculatore (anzi a Collicello, nemmeno lo hanno venduto il terreno per la Valgrande) perchè dopo lo scavo ritorneranno proprietari della superficie) e chiederò IO (o meglio il cavatore che ha le mani bene in pasta con la burocrazia) la messa in sicurezza (visto che oltrettuto esiste un progetto prioritario di sicurezza del genio civile, quindi della regione, che ha passato alla provincia con l'avvallo del comune) del MIO terreno di proprietà, che avrò ceduto a buon prezzo, dove avrò lucrato, rispettando la legge, alla faccia della salvaguardia del territorio e della salute dei mie compaesani, guadagnando su un terreno che nemmeno le patate mi rendeva.Tanto a me che me ne importa della salute dei poveri diavoli della valbrenta, visto che abito a 15 kilometri?

lunedì 28 aprile 2008

Riduzione caduta massi: VERA messa in sicurezza o un'altra cava?


Ore 20 in piazzetta Brotto a VALSTAGNA


INTERVENTI di RIDUZIONE CADUTA MASSI in località LORA BASSA in VALSTAGNA
PARTECIPATE TUTTI e se possibile invitate più persone. Grazie

“Ringraziamo” il comune di Valstagna per NON averci informato!

mercoledì 23 aprile 2008

Brenta e prelievi idrici: «Dati irreali»

L’assessore della Comunità montana, Pellizzon, sul progetto della “Idroelettriche Riunite”
«Sono state prese in esame le portate dal 1983 al 1997 ma oggi la quantità d’acqua è vistosamente diminuita»
Giornale di Vicenza 21/04/2008

Sul progetto per il potenziamento dell’impianto idroelettrico sul fiume Brenta nel territorio di Valstagna, con derivazione di altri 5 metri cubi di acqua al secondo allo sbarramento di Collicello, garantendo il rilascio di 2,6 mc/secondo, e sulla relazione tecnica prodotta da “Idroelettriche Riunite Spa”, interviene l’assessore della Comunità montana del Brenta Giuseppe Pellizzon, rilevando alcune incongruenze.
«L’azienda propone l’aumento di derivazione d’acqua allo sbarramento di Collicello da 27 a 32 metri cubi al secondo - dice Pellizzon - ma la relazione progettuale è redatta sulle portate del fiume Brenta nel periodo compreso tra il 1983 ed il 1997, senza quindi considerare che nell’ultimo decennio la portata d’acqua è vistosamente diminuita. Lo dicono le statistiche e lo confermano i rilievi puntuali effettuati allo sbarramento di Mignano, considerati validi dagli organi istituzionali preposti, ovvero il Genio civile e l’Autorità di bacino».
Quali incongruenze vengono rilevate nel progetto?
«Nel progetto viene preso in considerazione un periodo di riferimento che non è più attendibile. Inoltre il rilascio minimo vitale di 2,65 mc/secondo in pratica non ha alcun valore legale perché ricavato da uno studio commissionato dall’Amministrazione Provinciale di Vicenza, tendente a definire il valore minimo di acqua per la salvaguardia della fauna ittica. La prima incongruenza riguarda perciò il periodo temporale di riferimento che non ha alcun riscontro con la situazione del fiume Brenta dell’ultimo decennio, che ha continuato a perdere la sua portata».
Cosa vuol dire valore “legale” del flusso minimo vitale?
«Come si deduce dal Piano di tutela delle acque, ora in Consiglio regionale per l’approvazione, il flusso minimo vitale prevede 4 metri cubi di acqua al secondo, e non i 2,65 mc/s previsti per la salvaguardia della fauna ittica. Questa - dice Pellizzon - è la seconda incongruenza. L’azienda tuttavia preleverà ulteriori 5 metri cubi di acqua al secondo solo quando lo consentiranno le condizioni, garantendo un apporto superiore al flusso minimo vitale. Attualmente, però, l’azienda non ha l’obbligo di rilasciare 4 metri cubi/secondo, che sarà imposto con il rinnovo della concessione. Il rispetto della normativa sicuramente andrà a vantaggio del tratto di fiume interessato, compreso tra lo sbarramento di Collicello e lo scarico della centrale di San Gaetano».
«Ecco perché - conclude Pellizzon – il recente consiglio comunale di Valstagna ha espresso parere favorevole sui lavori di potenziamento idroelettrico, subordinando il rinnovo al rilascio di 4 mc/s. Questo è l’unico aspetto positivo della questione».
Ci piacerebbe a questo punto, anche una replica da parte dei gestori dell'impianto, visto che qualche dubbio o prurito avevano manifestato, dopo il precedente post sulla centrale.
Il sindaco ed il consiglio comunale di Valstagna erano stati chiari.
Si ricorda che questo è un BLOG e ad ogni LIBERO POST è sufficiente portare il proprio contributo come commento.Coraggio.

domenica 20 aprile 2008

Non preoccupatevi.....sono polveri sottili che fanno bene alla salute!

Peccato che a respirarsele sono sempre i soliti indefessi cittadini della vituperata valbrenta.

Il bello per loro deve però ancora arrivare, anche se:

La Comunità Montana del Brenta così evidenzia nello statuto le proprie finalità:

1) la Comunità Montana si propone la valorizzazione umana, sociale, culturale ed economica della propria zona attraverso una politica generale di riequilibrio e di sviluppo delle risorse attuali e potenziali della medesima e perseguendo i seguenti obiettivi:
a) la partecipazione delle popolazioni montane al generale processo di sviluppo socio-economico della montagna, favorendone, in particolare, le condizioni di resi­denza, di sviluppo demografico e la crescita culturale, professionale ed economica.
b) la salvaguardia e il razionale assetto del territorio montano nonché la tutela dell'ambiente;
sarebbe questo il modo?

c) la gestione ottimale dei servizi e degli interventi riferiti al territorio di competen­za, da realizzarsi anche attraverso convenzioni tra Comunità Montane e Comuni, con carattere di reciprocità in ragione delle strutture di cui sono dotati;
d) la promozione della unione dei Comuni nonché la fusione di tutti o parte dei Comuni associati;
e) la programmazione, nell'ambito della programmazione regionale e provinciale, delle infrastrutture e dei servizi civili idonei a consentire la base di un adeguato sviluppo economico, finalizzata anche a favorire la residenzialità; ???favorire cosa???
f) la gestione associata dei servizi comunali;
g) il sostegno alle iniziative di natura economica, produttiva e turistica rivolte alla incentivazione e valorizzazione di tutte le risorse presenti sul territorio montano, nel quadro di una programmazione mirata degli obiettivi e degli interventi;
ma il massimo viene raggiunto con
"3) Salvaguardia e valorizzazione delle condizioni ambientali
L'ambiente montano deve essere salvaguardato nella sua complessità di fattori fisi­ci, biologici ed estetici tipici, per consentire ai residenti di vivere in un territorio accogliente ed a misura d'uomo. Sarà dunque necessario inserire ciascun obiettivo locale e le conseguenti azioni d'intervento in un quadro di compatibilità ambientale."
La misura d'uomo e la compatibilità ambientale sono avere nelle strettissime vicinanze un campo con una scuola calcio con solo qualche centinaio di bambini, una scuola elementare comprensiva, un parco giochi, un nuovo campetto da calcetto, un campo gara di canoa, una zona campeggio, una futura area di sosta per camper, un scuola materna, a poche decine di metri da una ferrovia e da una stazione dismessa e da un'altra opera che resterà incompiuta, che i nipoti dei nostri nipoti forse ricorderanno come ss47. Ma sicuramente si ricorderanno magari dei tetti d'amianto delle ex centrale e degli ex magazzini tabacchi, tutte opere EX e di archeologia industriale.

Qui i nostri rappresentanti, daccordo con le ditte di escavazione sulla salubrità e la salvaguardia del territorio, sono sicuri che i bimbi cresceranno sani, in un luogo a misura d'uomo, immersi nel verde della natura! Un paradiso.

Eccovi i risultati che si perpetrano da anni, insensibilmente....per consentire ai residenti di vivere in un territorio accogliente, ma soprattutto SANO.
Quando saremo nei reparti di oncologia, magari prima di affidarci al Signore, sapremo anche chi ringraziare.

giovedì 17 aprile 2008

Gli Amministratori della nostra valle .......

continuano a non vedere, a non sentire e a non rispondere.
Nessuno controlla, nessuno sa niente.
Sembra vivano in un altro mondo, che non sia la Valbrenta, però.










Tutti dovrebbero sapere che la miniera Peroglio almeno dalle ore 21 alle 6 non dovrebbe essere in attività, per il rispetto di prescrizioni ben precise dettate dalla Regione Veneto ecc ecc
ma............................................................. va bene così!


A questo punto, quasi quasi iniziamo a confidare nelle scelte degli elettori al prossimo turno elettorale.

Venerdì 18/04/2008 ore 12,40 il Presidente CM puntualizza e noi correttamente informiamo:

In relazione alla vostra mail in cui si lamenta il lavoro notturno nella Miniera di Carpanè, si rileva come questa amministrazione venga tenuta informata dalla stessa ditta del procedere dei lavori di perforazione del camino, che avvengono senza interruzione mediante fresatura per l'esigenza di mantenere le condizioni di collimazione con la galleria. Tali operazioni, essenzialmente meccaniche, non avvengono con produzione di rumorosità, se non per i regimi bassi dei motori delle macchine utilizzate. Di notte le attività possono essere intraviste a mezza costa per il balenio dei fari elettrogeni.

Distinti saluti.

il presidente
Pierluigi Peruzzo
Aggiungiamo per pura curiosità:
"Mantenere le condizioni di collimazione con la galleria?"
Ma a quell'altezza fanno una galleria di collimazione con il camino???

mercoledì 16 aprile 2008

Assemblea Ordinaria dei soci





Aperta a tutta la popolazione


PARTECIPATE TUTTI


L’ordine del giorno è il seguente:
1) Comunicazioni del Presidente
2) Presentazione ed approvazione del bilancio consuntivo 2007
3) Presentazione ed approvazione del bilancio preventivo 2008
4) Discussione problematiche in Valle
5) Presentazione del Programma GSV per il 2008
6) Varie ed eventuali

Tutti i soci sono caldamente invitati a partecipare a questa importante assemblea!!
Chi non potesse partecipare può delegare un altro socio a rappresentarlo in Assemblea: ogni socio non può avere più di una delega.

Sabato 19 aprile 2008 alle ore 16,00
presso la sala della
COMUNITA’ MONTANA del BRENTA
a Carpanè di San Nazario

martedì 15 aprile 2008

E adesso?

Il nostro è un movimento apartitico, ma la politica influenza le scelte delle nostre amministrazioni.
Indipendentemente anche dalle scelte politiche dei propri cittadini.

lunedì 14 aprile 2008

AGIRE

è solo un verbo…
in grammatica forse sì, ma vorrebbe essere un invito…
un invito a cercare di cambiare il mondo in cui viviamo!
Un invito a cercar di sopravvivere!
Non vi chiediamo di impedire la deforestazione in Amazzonia, o di evitare che in Alaska vengano costruiti impianti di estrazione petrolifera, o di impedire la caccia alla balenottera azzurra…
Vi invitiamo ad informarvi sullo stato dell’ambiente in cui vivete, sull’aria che respirate, sugli alimenti che ingerite…non potete rimanere indifferenti nel sapere che a rischio c’è la vostra vita!
LA NOSTRA VITA!
possiamo sopravvivere e cominciare a vivere ancora meglio se inizieremo a rispettare l’ambiente, se non lo faremo… beh! faremo compagnia al panda tra le specie in via d’estinzione…
molte informazioni le trovate nel sito
……………………………………………………………………………………………
Alcuni piccoli suggerimenti:
- mangiamo frutta di stagione, meglio se biologica:…ci assicura un’alimentazione sana…richiede meno energia di quella fuori stagione per la produzione…meno petrolio, meno fertilizzanti = meno inquinamento
- accompagnamo in bicicletta i nostri figli a scuola o lasciamo che prendano lo scuolabus o il treno…fa bene alla salute muoversi…non inquiniamo
- informiamoci sul problema delle cave…impareremo che è meglio non averle!…
- le polveri sottili ci uccidono…
- i camion che trasportono ghiaia inquinano e sono rumorosi…
- ci tolgono alberi che ci danno ossigeno…
- ci tolgono la bellezza del paesaggio naturale
- impariamo a conoscere il nostro territorio, ci innamoreremo di lui e ci sentiremo in torto nel non rispettarlo!
è lui che ci dà la vita! non ci sembra poco!
grazie a MM

martedì 8 aprile 2008

L'ennesima storia infinita: Comunità Montana e cava miniera

Dopo l'ennesima lettera (sollecito Costa Alta 21_03.pdf - tutti documenti che trovate nel sito) alla Comunità Montana e, fra gli altri, al Comune di San Nazario, in cui si citavano precedenti missive di richiesta informazioni sull'attività della cava miniera, ecco l'ultima perla del pervicace atteggiamento "alla Pilato" del nostro esimio Presidente.
Questo fulgido esempio di integerrimo ed appassionato spirito democratico, nella sua ultima missiva (risposta CM 31_03.pdf a dir poco disarmante e vergognosa dopo mesi e mesi di richieste), a sostegno della sua fin troppo manifesta volontà di non rendere pubblici i verbali di sopralluogo e controllo sull'attività della cava-miniera, richiama la legge 241 del 1990.
Nel citare questa legge dimentica però una serie di altri leggi e direttive comunitarie che negli anni seguenti hanno impegnato il legislatore nel tutelare il cittadino nel diritto di accesso alle informazioni ambientali ed in particolare:
DLgs. 24 febr 1997 n. 39
Direttiva 2003/04/CE (guce del 14/02/03 n. 41)
Consiglio di Stato Decisione 826 del 14/02/2003
Senza scendere nel dettaglio delle succitate norme, esercizio fin troppo facile per confutare quanto sostenuto dall'illustre Presidente, ci avvilisce e ci rammarica dover constatare, per l'ennesima volta, un atteggiamento elusivo e poco limpido di questa amministrazione (purtroppo emulata dall'amministrazione di San Nazario).
La legislazione nazionale ed europea tendono a rendere quanto più possibile accessibili le informazioni ambientali riconoscendo all'ambiente lo status di "bene comune", patrimonio di tutti e quindi soggetto alla più ampia conoscenza e coinvolgimento nelle scelte che lo governano;
un'oscura amministrazione di una valle persa e dimenticata nel ricco nord-est la pensa in tutt'altro modo: si trincera dietro a norme ed a codicilli, glissa e dribbla con malcelata abilità tutte le legittime richieste dei residenti, demanda ad altri responsabilità politiche che le competono.!!
Veramente non si sa cosa pensare: se tutto è a posto e regolarmente condotto, perchè non consentirne la conoscenza, senza bisogno di ricorrere ad un ente terzo, lontano ed impersonale!Ci siamo rivolti ai nostri amministratori locali, coloro che dovrebbero rappresentarci, che come noi conoscono ed abitano la valle, dei quali vorremmo poterci fidare ..!
Lasciamo al lettore ogni personale considerazione .........!!?

lunedì 7 aprile 2008

Riflessioni sulla Valle di lacrime

Le risposte ai solleciti hanno forse smosso leggermente gli animi.
Pubblichiamo molto volentieri una lettera indirizzata al GSV:
"E' emblematico che i Verdi veneti non abbiano mai sollecitato la costruzione della variante della valsugana. Anche loro, che dovrebbero essere i paladini dell'ambiente, qui in valbrenta, non hanno mai proposto una costruzione, ad esempio, di una nuova ferrovia con gallerie più adeguate che possano trasportare i Tir lungo il canale di Brenta.
Abbiamo una ferrovia dei primi del '900 progettata durante il regno Lombardo-Veneto. Se non fosse stato per i circa 60 anni di amministrazione austriaca, non avremmo neppure quella.
Siamo terra di nessuno e non siamo rappresentati da nessuno!!!
L'unica maniera per farci ascoltare sarebbe quella di fare come i nostri avi, “BUTAR XO' GROTI E ROISI SUL PASAJIO PI' STRETO DEL CANAE”. Forse allora qualcuno si accorgerebbe di questo importante passaggio da sud a nord.
Tornando ai “cosiddetti verdi” mi vien da ridere! Come tutti i partiti vogliono voti e inoltre sono troppo schierati a sinistra. Ma chi l'ha detto che solo la politica di sinistra e' ambientalista! E' una anomalia del bel paese, dove il più "grande" rappresentante dei verdi ha la propria terra invasa dalle “scoasse”!!
La Valbrenta non ha speranza per due motivi principali:
1) è divisa in troppi comuni
2) ha un complesso d'inferiorità con la "potenza" bassanese.
Il primo caso è ormai chiaro e lampante. Il futuro, che i politici della valbrenta non vogliono, è la fusione dei comuni per avere un peso politico più adeguato alle super potenze del bassanese.
Il secondo punto è collaborare più attivamente con Bassano stessa. Bisognerebbe far comprendere a Bassano che la sua influenza comprensioriale è di vitale importanza da Fastro Bassanese in giù ma anche e soprattutto per Bassano stessa.Loro stessi invece si sono aperti ancor più a sud.
La promozione amministrativa, politica, ambientale e turistica della città dovrà essere estesa alla Valbrenta come al massiccio del Grappa. Certo lo devono capire i politici bassanesi, i quali dovranno avere un po' d'umiltà e i nostri della valle meno "coe de paja e pi corajo".
In sud Tirolo fanno i tunnel per diminuire l'inquinamento nelle valli, ma sono autonomi. Questa è una scusa!!! Nel ricco Veneto ci sono zone disagiate come e più del meridione d'italia, una è la Valbrenta. Ora, siccome qui le tasse il 90% dei cittadini le paga, l'autonomia non deve essere più un sogno od una velleità. O cominciamo a darci da fare e puntare i piedi al momento opportuno, o abbandoniamo questa valle di lacrime.
Alla riunione presieduta dal decantato Di Pietro, il quale dichiarava la sua disponibilità finanziaria per 'sta strada, a cui anche gli enti locali dovranno contribuire, nessun sindaco ha dichiarato: ebbene otteniamo l'IVA versata dal Veneto per la costruzione della ss. 47, della Romea e della Pontebbana, le tre strade considerate tra le 5 più pericolose d'italia e tra le più vecchie!. O ci diamo una svegliata oppure pensiamo di andare ad abitare da un'altra parte. In Austria o in Irlanda, oppure in Slovenia o addirittura in Montenegro, magari a Perastro stupenda città veneto-montenegrina.
Perché dobbiamo arrivare a ciò?
lettera firmata