giovedì 17 settembre 2009

Venerdì 18 settembre 2009

INCONTRO CON L'ASSESSORE REGIONALE CHISSO
Comunità Montana del Brenta - ore 16.30

In occasione dell'incontro trai sindaci interessati dal nuovo progetto della bretella in Valbrenta e l'assessore regionale Chisso, il Gruppo Salvaguardia Valbrenta appoggerà la posizione dei cittadini presenti nel gruppo "Contro la distruzione della Valbrenta", presente in facebook.
Auspicando in una manifestazione pacifica dove far valere i propri diritti.

Per iscriversi al gruppo:
http://www.facebook.com/home.php#/group.php?gid=158690124127&ref=mf



Ci vediamo all'incontro.

Presenti per un futuro migliore in Valbrenta!

venerdì 11 settembre 2009

Vicenza. Approvato il progetto a livello preliminare per la messa in sicurezza di loc. Saccon (Cismon del Grappa)



PROVINCIA DI VICENZA
VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE
N. 308 DEL 18/08/2009


giovedì 10 settembre 2009

Interventi per la riduzione del rischio da caduta massi in loc. LORA BASSA (Valstagna - VI)


Lunedì 14 settembre alle ore 20 il saletta Brotto a Valstagna si terrà un incontro pubblico indetto dall'amministrazione per informare la popolazione su:
"Interventi per la riduzione del rischio da caduta massi in loc. LORA BASSA (Valstagna - VI)"
- Invitiamo tutti a partecipare -

VALSUGANA: INCONTRO IN PROVINCIA


Venerdì 18 settembre alle 16:30 a Vicenza l’assessore regionale Renato Chisso si siederà attorno ad un tavolo con la provincia e i sindaci interessati dal tracciato della Valsugana per parlare, in un lungo faccia a faccia di un’opera oggi più che mai necessaria. E’questo il risultato dell’incontro odierno a Venezia tra Chisso e l’assessore provinciale alla viabilità Costantino Toniolo, giunto in laguna su sollecitazione del vicepresidente della provincia di Vicenza, il bassanese Dino Secco; la provincia ha chiesto di essere coinvolta direttamente per evitare di subire un progetto calato dall’alto. Una richiesta accolta dunque dalla Regione che venerdì 18 settembre illustrerà ai sindaci e al presidente della comunità montana del Brenta l’iter procedurale e i termini del progetto, cercando inoltre di far luce sui dubbi che ancora oggi permangono in merito soprattutto all’ultima proposta di project financing presentata alcune settimane fa da una cordata di aziende private. Una questione sulla quale la regione sarà chiamata ad esprimersi con maggior decisione tra meno di novanta giorni, periodo di tempo durante il quale altri soggetti potranno presentare progetti alternativi a quello di cui da tempo si discute. Nel frattempo gli enti interessati si preparano all’incontro di venerdì, un segnale di apertura nei confronti delle realtà locali che attendono ora risposte e chiarimenti.

Fonte: http://www.reteveneta.it/notizie_bassano.asp

venerdì 4 settembre 2009

VALSUGANA – CHISSO: INDISPENSABILE SUPERARE LA STROZZATURA DI SAN NAZARIO IN CONCOMITANZA CON REALIZZAZIONE PEDEMONTANA.

Comunicato stampa 1549 del 04/09/2009

(AVN) – Venezia, 4 settembre 2009

“La realizzazione della Pedemontana veneta a pedaggio in tempi ormai certi rende indispensabile il superamento della strozzatura di San Nazario, che impedisce alla Valsugana di esprimere le sue potenzialità come superstrada di collegamento verso Trento e l’Europa. La situazione è stata peraltro segnalata più volte e da anni come già ora “insostenibile” anche agli amministratori locali e un intervento risolutivo è stato definito improcrastinabile. Noi vogliamo dare una risposta certa in una situazione d’incertezza”. L’assessore alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso ha spiegato oggi i motivi e i contenuti dell’iniziativa progettuale di collegamento diretto tra la futura Pedemontana Veneta e l’attuale Valsugana superando il nodo di San Nazario, “non estemporanea, poco impattante sul territorio, rispondente alla programmazione trasportistica regionale, non lesiva delle autonomie locali e che non richiede da queste alcun contributo finanziario. Alle comunità locali chiediamo di contribuire ad ottimizzare l’opera”.
“Su San Nazario c’’è un progetto ANAS, frutto di un’iniziativa della Provincia sostenuta dai comuni e anche da Regione, che richiede un investimento di circa 700 milioni di euro – ha aggiunto Chisso – ma per la cui realizzazione lo Stato non mette a disposizione tutti i finanziamenti, metà dei quali, come più volte confermato dal Ministero e dall’ANAS, sarebbero a carico delle comunità locali per circa 350 milioni di euro. Il Project Financing presentato alla Regione consente di rispondere a questa esigenza con il minimo impatto ambientale e la massima rispondenza alle esigenze del traffico sia di transito sia locale, lasciando libera l’attuale S. S. n. 47. La nuova opera sarebbe infatti una sorta di appendice connessa alla Superstrada Pedemontana Veneta a pagamento, che consente di eliminare il traffico pesante e di transito dai centri abitati interessati all’attuale strozzatura, dove passano mediamente 20 mila veicoli al giorno, il quaranta per cento dei quali pesanti, con punte di 40 mila nei finesettimana”.
“Va da sé – ha aggiunto Chisso – che se lo Stato intervenisse finanziariamente in tempi brevi e certi per coprire tutta la spesa necessaria a completare la Valsugana come superstrada, il Project Financing perderebbe di attualità, ma abbiamo voluto mettere le mani avanti, perché la situazione già insostenibile si aggraverà con l’avvio della futura Pedemontana, pronta per il 2014. Ricordo per inciso che l’attuale Valsugana non sarà affatto a pagamento. Pagheranno coloro che, provenendo da Nord sono già intenzionati ad entrare nella Pedemontana Veneta o viceversa, ad esclusione dei residenti, come già previsto per la Pedemontana stessa. Nello stesso tempo la parte sud dell’attuale Valsugana verrebbe liberata dal traffico pesante, che sarebbe possibile interdire, tornando a totale servizio delle comunità. Questa iniziativa – ha concluso l’assessore – può concretamente porre fine ad una esigenza infrastrutturale che data da quasi un quarantennio, che dagli anni ’80 in poi si è tradotta in un mucchio di costose carte e di veti, e che solo negli ultimi due lustri, grazie all’impegno di Provincia, Regione ed Enti Locali, ha potuto trovare una definizione progettuale che però non trova il necessario sostegno finanziario. Sono convinto che stiamo dando una risposta forte e invito tutti a dare un contributo positivo alla soluzione del problema, rimasto a incancrenire per decenni e che non merita posizioni pregiudiziali. Se l’ANAS interverrà in alternativa, ci siamo già riservati, nel bando di gara, di non procedere senza alcun costo a carico delle casse pubbliche”.
La proposta di finanza di progetto relativa alla progettazione, costruzione e gestione dell’ “Itinerario della Valsugana: Valbrenta – Bassano Ovest – Superstrada a pedaggio Pedemontana Veneta” è stata presentata congiuntamente l’1 luglio scorso dalle Società Impresa Pizzarotti & C. S.p.A. – Ing. E. Mantovani S.p.A. – C.I.S. Compagnia Investimenti Sviluppo S.p.A. – Cordioli S.p.A. La Giunta Regionale, il successivo 4 agosto, ha preso atto della proposta, ha definito le modalità di pubblicizzazione della medesima e ha fissato i criteri per la comparazione delle eventuali proposte concorrenti, che dovranno pervenire entro il 12 novembre prossimo.
Il progetto preliminare prevede la realizzazione di una superstrada a pedaggio, con tracciato che parte dalla prevista Superstrada a pedaggio Pedemontana Veneta - S.P.V., in Comune di Marostica, ed arriva sulla strada statale S.S. 47 “Della Valsugana”, in località Pian dei Zocchi/Rivalta, in Comune di San Nazario. I Comuni interessati dal tracciato sono, da sud verso nord: Marostica, Bassano del Grappa, Pove del Grappa, Solagna, Campolongo sul Brenta e San Nazario, tutti in Provincia di Vicenza.
La proposta progettuale presenta le seguenti caratteristiche principali: lunghezza totale di circa 18 chilometri, dei quali quasi due terzi in galleria; tre attraversamenti del Brenta; una piattaforma stradale per quasi due terzi del tracciato a due carreggiate separate, con 2 corsie per senso di marcia, con larghezza complessiva di 22 metri, e per un terzo ad unica carreggiata, con una corsia per senso di marcia, di larghezza complessiva di 10 metri e mezzo. Sono previsti quattro svincoli, inclusi quello di ingresso e quello di uscita. L’investimento previsto si aggira sui 720 milioni di euro.

A cura dell'Ufficio Stampa della Regione Veneto

giovedì 3 settembre 2009

Superstrada Valsugana. Qui passerà il tracciato

GRANDI OPERE. Cresce la protesta in Valbrenta e intanto spuntano copie del progetto Marostica-San Nazario
In galleria nelle colline bassanesi, a cielo aperto a Campese e su un viadotto alto 35 metri a Campolongo

Lo svincolo in coincidenza della futura Pedemontana veneta a sud di Marsan, nel territorio comunale di Marostica, poi dritto verso nord in corrispondenza dell'incrocio fra la strada della Fratellanza e la Schiavonesca-Marosticana 248, nei pressi della Centrale del latte e del distributore Agip, sempre a Marsan, con un'altra connessione alla viabilità già esistente. E ancora verso nord, nella zona pedemontana compresa tra la strada provinciale della Fratellanza e via Rivana per infilarsi in galleria nelle colline bassanesi, uscire a Campese e percorrere in destra Brenta la zona industriale della frazione lambendo il territorio di Pove dove dovrebbe esserci un altro svincolo per un raccordo con l'attuale viabilità.
Quindi nuovamente in galleria, più o meno sotto il monte Caina, per tornare all'aperto a Campolongo, in località Contarini e da qui superare con un lungo balzo il Brenta su un viadotto di 35-37 metri d'altezza, approdando dall'altra parte della Vallata, poco a nord del cimitero di San Nazario. Qui ci si infila ancora in galleria per uscirne a Rivalta dove ci si innesta sulla esistente Ss 47.
È la "viabilità di proposta" della futura Ss 47 a pagamento come si intuisce dall' "Itinerario della Valsugana Valbrenta-Bassano-ovest-superstrada a pedaggio" elaborato dalla "Società impresa Pizzarotti & C. spa-Ing. Mantovani spa-Cis Compagnia investimenti sviluppo spa-Cordioli spa" (18 chilometri per 731 milioni di euro al netto dell'Iva, costo del proposta 18,2 milioni di euro), presentato il primo di luglio in Regione e che comincia a girare in fotocopia negli uffici comunali della Valbrenta. E naturalmente, in Vallata, monta la protesta per un progetto, e per una delibera regionale, che in periodo ferragostano ha colto di sorpresa tutti, sindaci e amministratori provinciali.
«È un fulmine a ciel sereno - dice il sindaco di Campolongo Mauro Illesi - non ne sapeva nulla nessuno. Eppure sarà pur venuto qui qualcuno a fare dei rilievi. Così si stravolge un accordo che ci aveva visto d'accordo tutti, Regione, Provincia, Anas, Prefettura e Comuni. La delibera della Giunta veneta del 4 agosto fissa un termine di 90 giorni per progetti alternativi. Naturalmente è un termine brevissimo. Tutto ciò è gravissimo. Si tratta del vecchio progetto "Berti", datato di qualche decennio fa, con l'aggiunta del tratto fra le colline bassanesi e Marsan. Inutile dire che l'impatto sarà devastante. In paese ci ritroveremo con un viadotto che valicherà il Brenta a 35-37 metri d'altezza sino all'altra parte della valle, sopra il cimitero di San Nazario. Ho sentito l'assessore provinciale Costantino Toniolo e so che non l'ha presa bene».
L'amministratore vicentino, in effetti, ha scritto al collega regionale Chisso chiedendo il coinvolgimento della Provincia berica nella progettazione e ricordandogli l'accordo sottoscritto per la progettazione del tratto Pove-Pian dei Zocchi.
La Provincia si è fortemente impegnata, anche finanziariamente con 1,68 milioni di euro, per far avanzare il progetto in sinistra Brenta. Già lo scorso ottobre Toniolo aveva sollecitato l'Anas a procedere nella direzione delineata a suo tempo dal ministro Di Pietro a seguito dell'incontro di Carpanè del 22 gennaio 2008. Evidentemente il governatore veneto Giancarlo Galan, che pure ha riscontrato la precedente ipotesi di variante alla Ss 47 nel piano quinquennale 2007-2011 dell'Anas e nella Legge Obiettivo 2001, ha registrato l'assenza concreta dei fondi necessari alla realizzazione di un tracciato che la delibera ritiene tra gli «obiettivi prioritari sia a livello nazionale che regionale». Constatazione che ha portato al mutamento di rotta verso il project financing che ha spiazzato tutti.
«Anche la Comunità montana - ribadisce Illesi - non sapeva nulla -. Cadiamo tutti dalle nuvole, ancor più riflettendo sul fatto che sul Pati si parlava ancora della galleria in sinistra Brenta».

Carlo Barbieri



-Colonna sonora-