Tasse sui passi carrai.
I cittadini protestano
Renato Pontarollo
Il sindaco Danilo Bavaresco: «Sono cifre esorbitanti. I commercianti e gli esercenti si troveranno in difficoltà»
Mercoledì 03 Giugno 2009 BASSANO, pagina 35
Renato Pontarollo
Il sindaco Danilo Bavaresco: «Sono cifre esorbitanti. I commercianti e gli esercenti si troveranno in difficoltà»
Mercoledì 03 Giugno 2009 BASSANO, pagina 35
Le cartelle esattoriali sui passi carrai della superstrada della "Valsugana" fanno salire la tensione in Valbrenta. Sono in fibrillazione gli animi degli operatori economici, commercianti ed esercenti in primis, e ora decidono di intervenire anche le pubbliche amministrazioni.«Sono cifre esorbitanti quelle messe in atto dalle cartelle esattoriali dei vari enti che hanno in gestione le nostre strade - commenta il sindaco di Cismon, Danilo Bavaresco -. Ho l'impressione che l'Anas, più che gestire al meglio la viabilità principale, agisca da padrona. Questi enti si comportano come proprietari delle strade, mentre ne hanno in concessione la gestione e l'ordinaria e straordinaria manutenzione. Non sono proprietarie della pubblica viabilità».Le attività economiche, vessate così pesantemente sui "passi carrai", relativi alle strade di competenza Anas, della Regione o della Provincia, esistevano in Valbrenta molto e molto prima del passaggio della superstrada della "Valsugana", come è noto che la "via imperiale" come la strada al Tombion sono, in Valle, antiche di secoli.La questione, diventata in questi ultimi tempi molto scottante, riguarda la consistenza in euro delle cartelle esattoriali. Le cifre: 400 euro al metro lineare per i passi carrai dalla superstrada della "Valsugana" di competenza Anas alle proprietà private di esercizi pubblici o attività commerciali; 200 euro, o giù di lì, al metro lineare per i passi carrai di competenza "Veneto Strade" o "Vi.abilità". Il conto del canone annuo per le attività economiche oscilla tra i 5 mila e i 7-8 mila euro all'anno, ma chi si è trovato a saldare anche gli arretrati si è vista una cifra intorno ai 25 mila euro da onorare in due "comode" rate.«Ci troviamo di fronte a cifre esorbitanti - commenta il sindaco Bavaresco - e i cittadini mi sembrano discriminati. Domando perché gli accessi dalla superstrada, dalla strada statale o provinciale, di competenza di enti diversi: Anas, Regione o Provincia, configurano tariffe così diverse e abnormi. Ritengo del tutto esagerati gli oneri a carico di cittadini della stessa Regione e di attività commerciali o esercizi pubblici, in adiacenza di centri storici».Della questione sono stati interessati i sindaci della Valle e le associazioni di categoria, commercianti ed esercenti.«Non viene preso in considerazione - aggiunge Bavaresco - se l'accesso carraio è diretto o indiretto rispetto all'attività commerciale. Se l'onere viene escluso quando l'accesso carraio si trova in prossimità del centro abitato, perché allo svincolo di Cismon sono così fortemente penalizzate attività ed esercizi pubblici del tutto esterni alla viabilità principale?».Saldare un conto di venti mila euro per passo carraio, anche se in due rate, non è certo agevole finanziariamente per qualsiasi esercizio pubblico, specie della Valbrenta.«Spero che si esca quanto prima da questa situazione estremamente penalizzante - conclude Bavaresco - e che i sindaci della Valle e i responsabili delle associazioni di categoria si ritrovino intorno ad un tavolo di concertazione per capire le modalità di calcolo di queste somme e individuare una soluzione al problema».
1 commento:
Perche non:)
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