...gli assessori della Comunità Montana del Brenta approvano una prebenda di 500.000€
L' 8 ottobre 2007 a San Nazario, è stato presentato al pubblico lo Studio di Impatto Ambientale (SIA) per la “ridelimitazione” della concessione mineraria Costa Alta ed un nuovo Progetto di coltivazione in località Carpanè per la durata di 40 anni.
Come da delibera riportata, pochi mesi dopo, invece di controllare le prescrizioni disattese dalla precedente autorizzazione regionale del 2004, che andavano attuate entro il 2006, il giorno 13 febbraio 2008 i signori Peruzzo Pierluigi (Presidente della Comunità Montana del Brenta) con voto unanime, anche dei sigg. Bonato Gilberto, Celestino Rodolfo, Cusinato Natale, Lazzarotto Franco, Pellizzon Giuseppe (assente Sasso Benito) approvano la convenzione con la società Granulati Dolomitici Peroglio srl per l'attuazione di interventi a valenza compensativa nell'ambito della futura e forse probabile nuova concessione mineraria.
25.000€ per ogni ettaro interessato dal progetto che, prevedendone 20 ettari, porta l'importo a 500.000€ in 15 rate annuali di 33.330€ dall'anno di approvazione del nuovo progetto!
Ma se la Regione Veneto ancor oggi, nel 2009, deve ancora esprimersi su quel progetto, avendo raccolto le osservazioni di gruppi, cittadini ed istituzioni locali, come la Comunità Montana del Brenta stessa, titolata (solo sulla carta) a tutelare e a valorizzare le qualità ambientali e le risorse presenti nel territorio montano, con una miniera a cielo aperto appunto, con che pro, lor signori si fregiano questo potere?
Avvallano, anzi approvano, una convenzione, ancor prima il progetto venga discusso in Regione Veneto?
Qualcosa non quadra.Anzi, è al contempo allarmante e disarmante.
A voi, come sempre, un giudizio in merito.
Nessun commento:
Posta un commento