Assemblea "inutile", scatta il rincaro
Dal primo luglio aumenterà il costo dell’acqua potabile. Un aumento del 4,3 per cento nelle bollette di Etra al quale si somma l'adeguamento Istat dell'1,7 per cento. Di fatto per il portafoglio delle famiglie si traduce in un costo complessivo nei prossimi 6 mesi, di 3 euro circa per gli utenti che usufruiscono del solo servizio di acquedotto e di una spesa variabile tra i 5 ed i 7 euro, per quanti utilizzano anche la rete di smaltimento fognario. Un aumento che doveva essere già operativo dal 1. gennaio scorso, ma che a dicembre, nel corso dell'assemblea dei sindaci che costituiscono l'Autorità territoriale ottimale Brenta (Ato Brenta), era stato deciso di sospendere per i primi sei mesi di quest'anno. Congelati quindi gli aumenti della tariffa del servizio idrico integrato (ossia acquedotto, fognatura, depurazione) in tutti i comuni facenti parte del territorio del Consorzio, senza aggravare il carico di spesa delle famiglie tenendo presente proprio del particolare momento di difficoltà nella congiuntura economica in corso. Nella stessa assemblea i comuni-soci avevano stabilito di ridefinire la nuova tariffa entro il mese di aprile, riservandosi eventuali modifiche o perfezionamenti anche alla luce dei dati contabili ed extra contabili elaborati da Etra, in modo da poter esprimere valutazioni di merito rispetto al corretto sviluppo tariffario e ai principi stabiliti dalla normativa. La fatidica assemblea è stata convocata mercoledì scorso. Peccato che dei 72 comuni aderenti (suddivisi nelle province di Padova, Vicenza e Treviso), ne fossero presenti solo 23 (10 padovani e 13 vicentini). La delibera, che tiene conto anche di tali dati, è stata puntualmente presentata in assemblea, ma non è stata approvata perché al momento del voto non c'era il numero legale necessario (il quorum era fissato in 26 presenti). Quindi l'articolazione tariffaria scatterà come previsto all'inizio di luglio, sulla base delle necessità imposte dal Piano di ambito territoriale e dal relativo Piano economico, al quale la tariffa è direttamente collegata. "Penso che queste assenze siano state dovute al particolare periodo che vede molte municipalità andare al rinnovo amministrativo - commenta il neo presidente di Ato Brenta Silvano Sabbadin sindaco uscente di Galliera Veneta - Una decisione pregressa che vede ora scattare l'aumento in modo automatico". "Sottolineo - continua il presidente Sabbadin - che il programma del Piano d'ambito prosegue comunque senza interruzioni, permettendo la realizzazione di un grande numero di interventi pianificati che prevedono per il 2009 una somma pari a 15 milioni di euro da investire nel moglioramento tecnico della rete acquedottistica e fognaria".
Michelangelo Cecchettoil Gazzettino
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