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venerdì 4 gennaio 2013

VIA AL LISTONE UNICO!!!! VALBRENTA UNITA!



Buon anno a tutti!
Il 2013 sarà caratterizzato da elezioni a tutti i livelli e non ultime le amministrative anche in Valbrenta. Ancora non esiste, anche se qualche vaga sperimentazione è stata fatta, una coscienza del Canale di Brenta nel suo insieme sotto il profilo sociale e ambientale. Tante sono le indicazioni, gli stimoli, gli obblighi derivati da recessione e norme del governo centrale che tendono alla semplificazione e riduzione degli apparati burocratici ma una cosa manca di sicuro: la maturazione nella coscienza degli abitanti che la Valbrenta è un’omogeneo territorio con le medesime problematiche da Primolano a Pove. E’ veramente arrivato il momento che nasca un movimento unitario che dia vita alle liste elettorali di ogni comune con pochi e medesimi punti programmatici.
Quali sono le priorità? Le uniche tre grandi linee da seguire in qualche modo completano la generalità dei problemi di ogni singolo comune: questione ambientale, riesumazione del PATI vergognosamente accantonato, costituzione di un’organo congiunto di coordinamento tra le associazioni di volontariato impegnate nel sociale.

La questione ambientale vede al suo interno l’intenzione di affrontare in modo congiunto ciò che separatamente fanno i vari comitati sorti per ogni singolo problema. Giusto per fare degli esempi il Comitato Basta centrali idroelettriche in Brenta sorto in opposizione alla costruzione della presa d’acqua a Carpanè, e il comitato no viadotto a Solagna, ma anche, perché no, l’inosservanza di norme e comportamenti scorretti nello sviluppo di aree industriali e artigianali, e la vigilanza sul bacino di Brenta (valli e sentieri compresi) in merito a scarichi abusivi, abbandono di rifiuti, escavazioni e comportamenti anti ecologici.

Il P.A.T.I.  – Piano di Assetto del Territorio Intercomunale è stato in Canale di Brenta è stato approvato e sottoscritto da tutti i comuni  della Valbrenta e una volta firmato nei fatti è stato riposto in un cassetto. Essendo un elemento di grande novità è stato poco tutelato sotto il profilo delle responsabilità sull’osservanza o meno della indicazioni fornite dal patto alle singole amministrazioni. Il tal modo l’inadempienza delle indicazioni provenienti dal PATI non porta a nessuna sanzione e quindi in fin dei conti ogni amministrazione agisce a proprio comodo.

Il terzo punto rappresenta una sfida per la tutela e il potenziamento degli apparati di assistenza sociale e sanitaria del nostro territorio. La crisi incombente mette in risalto problematiche sociali collegate a disoccupazione, integrazione interrazziale, stati di indigenza o di avvicinamento alla soglia di povertà. L’obiettivo è comporre un coordinamento per l’azione combinata delle strutture socio-sanitarie locali e le associazioni umanitarie e di volontariato in modo da favorire un costante monitoraggio dei bisogni della gente e la costituzione di un’organizzazione interna funzionale e mirata ai valligiani.

Ma sostanzialmente si deve parlare di UNITA’ nello spirito e negli intenti. E’ ora di capire che prima di comporre le liste, un unico e globale movimento che condivida questi obbiettivi si deve impegnare a spingere affinchè si arrivi ad un’unica e versatile grande lista che esprimerà i candidati a sindaco quali ambasciatori della volontà di fusione dei 6 comuni della Valbrenta. E’ l’unica possibilità per avviare prospettive di sviluppo e uscire dalla stagnazione di politiche remissive e antiche.


SONO APERTE LE ADESIONI!

Marco Piacentini

domenica 28 agosto 2011

Ecco il chiarimento


Come promesso abbiamo cercato di andare a fondo in merito alle fotografie segnalate al Gruppo Salvaguardia Valbrenta che ritraevano 2 persone impegnate a versare liquidi non ben identificati in un tombino.
La soluzione è arrivata grazie ad un incontro svoltosi tra i rappresentanti del GSV, i protagonisti della vicenda, il Sindaco del Comune di Campolongo e il Presidente della Pro Loco. Da qualche anno alla conclusione della Festa in Brenta che si svolge sulle riva destra del fiume si procede normalmente alla pulizia del sito. Tra le cose da smaltire c’è una grande quantità di liquidi residui di cucina, in particolar modo l’acqua di cottura dei fagioli. Questi brodi risultano essere maleodoranti anche se non particolarmente inquinanti. A casa nostra li avremmo smaltiti nel lavandino della cucina, ma trattandosi di qualche centinaio di litri che proviene dalla riva del fiume che ovviamente non ha alcun scarico fruibile, l’amministrazione stessa e la polizia locale hanno consentito l’immissione diretta nella rete fognaria tramite l’apertura di un tombino. Sembra inoltre che l’eventuale sversamento di oli nella fognatura in quantitativi significativi provocherebbe il blocco dei filtri con relativa segnalazione di guasto, cosa che non si è verificata.
L’olio della friggitrice è stato stoccato in un magazzino comunale in attesa di essere smaltito presso l’Etra. Ci è stato segnalato inoltre che in quell’occasione viene organizzata una raccolta oli per tutti i privati che abbiano bisogno di disfarsene. Un dipendente comunale si occupa in seguito dello smaltimento
Ovviamente, senza una spiegazione, il gesto in se agli occhi del cittadino risulta un’evidentissima anomalia che non è da imitare in alcun modo. Siamo lieti che la vicenda possa considerarsi conclusa. Riteniamo comunque fondamentale da parte di tutti la segnalazione di qualsiasi atto o situazione che possa suscitare dei dubbi di legittimità . Grazie a tutti