lunedì 18 gennaio 2010

Sentiero del Brenta



 

Alcune foto che denunciano lo stato del Sentiero del Brenta in Comune di Campolongo sul Brenta.

Ad ognuno di noi le dovute considerazioni.
Avevo già segnalato all'autorità competente per territorio le dovute osservazioni.
Tutto tace....

Per il GSV
Giovanni 

--


Articolo tratto dal blog Bassano ecologista

5 commenti:

Anonimo ha detto...

E' passata una settimana e nessuno ha fatto una considerazine od una osservazione....Probabilmente tutti siamo portati ad interssarci più di politica, di commissioni ed altro, e non ci accorgiamo delle realtà (vedi post) che ci circondano......

Anonimo ha detto...

Spett.le Gruppo Salvaguardia Valbrenta,

riguardo alla nota pubblicata sul vostro sito riguardante le condizioni del sentiero del Brenta, si specifica che questa Comunità sta provvedendo, anche in collaborazione col Servizio forestale che mette a disposizione materiale di scavo proveniente da bonifica dei torrenti, ad innalzare il sedime del sentiero per poter metterlo maggiormente in sicurezza rispetto agli innalzamenti dell'acqua durante le piene. Il cantiere è tuttora in corso e proseguirà nei prossimi mesi, probabilmente fino a primavera. Sarà innalzato tutto il tratto compreso tra lo scarico del canale Burgo (loc. Zannini) e loc.Tovi. Naturalmente, per ragioni di economia nei costi, si aspetta che sia terminato un tratto prima di risistemare il terreno e riaprire così il sentiero. Il tratto a sud di Contarini, per il quale è ormai completato il ricarico, sarà sistemato nei prossimi giorni.
Si dovrà comunque dare atto a questa Comunità montana che, con le scarsissime risorse a disposizione, e in assenza di possibilità di finanziamenti regionali e comunitari per la tipologia di intervento in questione, è riuscita ad avviare un percorso che già riscuote un discreto successo di utenza. Le piene dello scorso anno hanno mostrato che il tracciato (che, d'altra parte, non poteva essere fatto altrove) è a rischio di erosione. Per questo, dall'autunno scorso è iniziata l'operazione di innalzamento che purtroppo prevede tempi un po' lunghi, dovendo, come detto, aspettare la disponibilità del materiale di risulta a costo zero: acquistarlo porterebbe a costi non sopportabili da questa amministrazione e non giustificabili per la collettività data la possibilità dell'alternativa che si sta percorrendo, richiedendo questa semplicemente un po' di pazienza in più.
Si confida comunque che per la primavera l'itinerario sarà percorribile.
Resto a disposizione per qualsiasi suggerimento migliorativo della procedura in corso.

Cordiali saluti

dott. Michele Bortignon
responsabile area tecnico-programmatoria della Comunità montana del Brenta

Anonimo ha detto...

Spett.le Gruppo Salvaguardia Valbrenta e Bassano ecologista,

riguardo alla nota pubblicata sul vostro sito riguardante le condizioni del sentiero del Brenta, si specifica che questa Comunità sta provvedendo, anche in collaborazione col Servizio forestale che mette a disposizione materiale di scavo proveniente da bonifica dei torrenti, ad innalzare il sedime del sentiero per poter metterlo maggiormente in sicurezza rispetto agli innalzamenti dell'acqua durante le piene. Il cantiere è tuttora in corso e proseguirà nei prossimi mesi, probabilmente fino a primavera. Sarà innalzato tutto il tratto compreso tra lo scarico del canale Burgo (loc. Zannini) e loc.Tovi. Naturalmente, per ragioni di economia nei costi, si aspetta che sia terminato un tratto prima di risistemare il terreno e riaprire così il sentiero. Il tratto a sud di Contarini, per il quale è ormai completato il ricarico, sarà sistemato nei prossimi giorni.
Si dovrà comunque dare atto a questa Comunità montana che, con le scarsissime risorse a disposizione, e in assenza di possibilità di finanziamenti regionali e comunitari per la tipologia di intervento in questione, è riuscita ad avviare un percorso che già riscuote un discreto successo di utenza. Le piene dello scorso anno hanno mostrato che il tracciato (che, d'altra parte, non poteva essere fatto altrove) è a rischio di erosione. Per questo, dall'autunno scorso è iniziata l'operazione di innalzamento che purtroppo prevede tempi un po' lunghi, dovendo, come detto, aspettare la disponibilità del materiale di risulta a costo zero: acquistarlo porterebbe a costi non sopportabili da questa amministrazione e non giustificabili per la collettività data la possibilità dell'alternativa che si sta percorrendo, richiedendo questa semplicemente un po' di pazienza in più.
Si confida comunque che per la primavera l'itinerario sarà percorribile.
Resto a disposizione per qualsiasi suggerimento migliorativo della procedura in corso.

Cordiali saluti

dott. Michele Bortignon
responsabile area tecnico-programmatoria della Comunità montana del Brenta

Anonimo ha detto...

interessarci di politica o di commissioni ambiente può anche portare a prevenire episodi del genere, o perlomeno a gestire l'ambiente in maniera più oculata e responsabile, senza nulla togliere alla doverosa denuncia di simili avvilenti e colpevoli incurie!!

Anonimo ha detto...

quello che stavo cercando, grazie