martedì 29 luglio 2008

Bassano: arriverà la metropolitana, ma la gestirà il Trentino

Verrà firmato nei prossimi giorni il nuovo contratto di servizio che, a partire dal 2012, consentirà alla provincia autonoma di Trento di gestire l'intera rete ferroviaria della Valsugana e della Valbrenta. La famosa "metropolitana di superficie", della quale in Veneto si parla da anni, coinvolgerà così la rete ferroviaria bassanese. Il Sistema ferroviario metropolitano regionale diventerà realtà, anche se il termine per la sua effettiva entrata in servizio molto probabilmente traslerà verso la metà del prossimo decennio.Il potenziamento della ferrovia appare utile soprattutto in vista dei cambiamenti che nei prossimi anni interesseranno la viabilità bassanese: l'avvento in pianura della Pedemontana e il completamento della Valdastico. La ferrovia potrà diventare una valida alternativa al trasporto stradale arginando almeno in parte il problema del traffico e dell’inquinamento.

La nuova SS47 NON interessa proprio a NESSUNO !
Riunioni, delibere, conferenze e dichiarazioni alla stampa producono costantemente decisioni e dichiarazioni che stridono tra di loro, perché per lo stesso ambito, dicono l'una il contrario dell'altra.In Valbrenta non passa giorno che si susseguano episodi lampanti di pura cecità gestionale e paradossali contraddizioni.

Dopo la roboante promessa di parte del finanziamento del tunnel a canna unica per il tratto Pian dei Zocchi-Pove, è iniziata la sfida meritocratica a chi trova gli altri soldi. E a chi poi ci mette le mani sopra. E per un progetto che NON è fattibile perché fuori norma.E questo fervore proprio mentre viene reso noto che nel prossimo decennio il medesimo tratto sarà servito appunto dalla metropolitana di superficie Trento- Bassano.Però... gestita dal Trentino!

E siccome notoriamente siamo ancora in guerra con gli austro-ungarici, i due progetti viaggiano ognuno per conto suo. E sicuramente la questione risparmio, nonché impatto ambientale per esecuzione di doppi cantieri non combinati, non è minimamente stata vagliata nel tratto di valle più stretto, dove una soluzione combinata di viabilità mista rischierebbe di portarci all'avanguardia in Europa!E faremmo pure contenti i cavatori che ci farebbero il buco gratis (GRATIS!) portandosi via i preziosi detriti magnesiaci!

Altro esempio: promuoviamo un bel convegno per sollecitare i fondi per la salvaguardia e il recupero dei terrazzamenti, tipico esempio di architettura urbana storica e risorsa per l'incremento del turismo e subito dopo proponiamo la realizzazione di un bel vallo luna park per messa in sicurezza dietro alla scenografica riviera del Brenta, con un bel nastrone trasportatore completo di tralicci cementificati che attraversa due strade, il Brenta e passa sopra le case.

Ma avete mai fatto caso che la zona interessata dal cantiere contiene una serie di terrazzamenti, si può dire gli unici coltivati in centro?

Il biglietto da visita di un paese accorto, sarebbe il recupero dei terrazzamenti sopra la contrada Torre che sovrasta il palazzone municipale, essendo il primo sguardo che rivolge chi arriva dal fondo valle e da Bassano.

Macchè, branco di ignoranti che non siamo altro, gli studiosi suggeriscono Casarette, oltre Col Mezzorigo, un punto disperso, sun in alto, abbandonato, senza possibilità di raggiungerlo se non spendendo decine e decine di migliaia di euro (già 40.000) per farci "na strada" (ma tanto chi la paga?) proprio fronte cava Peroglio in Costa Alta. Il massimo sotto ogni punto di vista, qualsiasi vi passi per la testa.Metteteci pure tutta la vostra fantasia.

Ma le "masiere" di via 4 novembre e Lora Bassa, sono forse di specie, natura o razza diversa?E poi chi ci dice che il bel conoide dei fertili terrazzamenti di San Gaetano, non sia già stato oggetto di trattative di acquisto da parte di imprenditori della coltivazione mineraria? Magari dopo che i terrazzamenti sono stati recuperati con i fondi europei!!!

Il nostro ipotetico turista dovrebbe arrivare da Sud per vedere il bel lavoro di recupero, incrociare una bella fila di camion che scende da Carpanè e da Valstagna e una volta varcato il ponte ritrovarsi nel bel mezzo di un bel cantierone polveroso e rumoroso.E per caso qualcuno ha pensato che facendo tabula rasa dietro alle case, eliminando alberi e sottobosco ci rimetterà più di qualche specie animale (ci preoccupa il povero nibbio), e c'è il rischio di squilibrare delle catene alimentari? E non sarà che per caso mancando gufi e civette che si triplicherà la popolazione di topi nel centro?E non sarà che un canalone in curva in un'area particolarmente ventilata, creerà variazioni sensibili del microclima, di fatto modificando il patrimonio botanico? Ma le nostre zone una volta non erano famose per le "erbette"?

Altro episodio di accapparramento fondi: Valstagna è dotata di uno dei più bei campi di canoa slalom. E' stato reso possibile grazie ai fondi arrivati dalla Comunità Europea, dalla provincia e dal comune, ma anche dal fatto che è un fiume che ha acqua tutto l'anno.

Bene, appena terminato, c'era stato ancora qualcuno che ha valutato seriamente la possibilità di realizzare nuove prese idrauliche per la produzione di energia elettrica subito a monte del campo di gara. E il pericolo non è ancora passato.

E l'area camper fatta come compensazione per quello che i cttadini subiscono, con il contributo dell'impresa titolare della cava miniera di Carpanè?, non servirà per caso alle carovane di operai della cava stessa che abitano lontano, visto che non si conoscono villeggianti così tordi che amano soggiornare a dirimpetto di un cantiere?

E non è oltremodo interessante il recupero delle malghe sulle nostre montagne, creando dei deliziosi luoghi di ritrovo in località amene e paesaggisticamente integre pensando bene poi di rilasciare permessi di escavazione proprio di fronte agli edifici recuperati (malga col dei Remi ne è la massima espressione di questo obrobrio, autorizzato dagli amministratori locali)?
Però un'idea ci sarebbe: si potrebbe utilizzare l'ex deposito tabacchi (magari, se qualcuno si ricorda, dopo averlo liberato dell'amianto, ma tanto fin che non gli crepa qualche parente per cancro, nessuno si sveglia), per aprire la prima Scuola Superiore di Amministrazione ed Economia Pubblica, i docenti, in Valle, certo non ci mancano!

grazie Murmur

1 commento:

Anonimo ha detto...

grazie murmur, hai dato una lucida immagine della capacità amministrativa e gestionale della nostra classe politica locale .. paradossalmente sarebbe quasi meglio consigliarli di non fare niente .. almeno non fanno danni!!
Quello che mi spaventa è questa schizofrenica incapacità di vedere la valle come un'unica entità, per cui ciò che si fa in sx brenta, può essere tranquillamente vanificato da interventi in dx brenta, ciò che si esegue a monte non ha ripercussioni a valle .. interventi coordinati e condivisi, integrati ed omogenei, non sovrapposti od antitetici .. Troppo difficile !!?? forse hai proprio ragione diamo avvio a questa Scuola Superiore .. ma prima diamo un solenne de profundis alla sempre più inutile Comunità Montana .. pesante intralcio ed immane flagello per la nostra valle ..