domenica 13 gennaio 2008

Nuova Valsugana «Pove – Cismon tutto in galleria»

Giornale di Vicenza domenica 13 gennaio 2008 pag. 36
VALBRENTA. La proposta degli abitanti.
Un nuovo tracciato in galleria per il completamento della “Valsugana”.
La proposta prevede una galleria di circa 12 chilometri (contro i 10,5 km del progetto Anas) con ingresso nel Comune di Pove (come da progetto preliminare) e uscita in località “Lupa”, zona non abitata al confine tra i Comuni di San Nazario e Cismon. «È la nuova ipotesi di Valsugana proposta da un gruppo di cittadini residenti di San Nazario e Valstagna». Così dice Giorgio Cavalli, primo firmatario del documento inviato al presidente della Comunità montana del Brenta e ai sindaci della Valbrenta, referente del Comitato frazione San Gaetano di Valstagna. «Non vuole soprattutto sostituirsi o essere d’intralcio ai lavori avanzati finora condotti dalle pubbliche istituzioni - prosegue - ma ha il vantaggio di sottrarsi ad una visione particolare del problema viabilità in Valbrenta. È sicuramente l’unico tentativo di leggere unitariamente e in modo serio una soluzione per la Statale 47».«Allo stato attuale - dice ancora Cavalli -, tutti sanno che nulla è ancora approvato sul completamento della Valsugana anche se da molte parti non si accetta questa verità che evidenzia come in tutti questi anni le Amministrazioni locali poco o nulla abbiano fatto e sia mancato totalmente il tramite con la popolazione di enti locali, come Comuni e Comunità montana, che solo sulla carta hanno giocato il loro ruolo, ma non si sono mai preoccupati di fare la voce grossa nei Palazzi che contano».“Considerato che la logica degli stralci ha generato impatti mostruosi nel territorio (Primolano, San Marino) e spesso ha evidenziato l’incapacità di proporre alternative più razionali e vivibili - spiega Cavalli -, questo è il momento opportuno per risolvere definitivamente l’annosa questione superstrada. È inutile rimarcare i macroscopici errori di gestione e di realizzazione dell’opera. Spesso gli enti competenti hanno avvallato logiche contro il benessere e la vivibilità della popolazione residente. In questa fase, però, non si vuole tornare a rimarcare quanto di pessimo è stato fatto in passato, ma si vuol cercare con l'ausilio di tecnici competenti e uno sguardo lungimirante di porre rimedio definitivo alla questione».«La proposta, va ribadito, è solo un’aggiunta alla soluzione prospettata - conclude Giorgio Cavalli -. Si tratta di prolungare di poco l’uscita della galleria a nord fino a quello che in molti vedono come il suo sbocco naturale, in località “Lupa” a Cismon, dove non ci sarebbe bisogno di una serie di infrastrutture e svincoli che andrebbero ancora una volta ad impoverire e deturpare la Vallata. Noi proviamo a giocare questa carta convinti sia necessario partire col piede giusto ed evitare il solito “rappezzo” perché, come insegna un antico detto popolare, “peso el tacòn ch’el sbrego” . R.P.

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