giovedì 16 ottobre 2008

Il Gruppo Salvaguardia Valbrenta fa le pulci al Piano d'Assetto Territoriale

VALBRENTA. Le osservazioni puntano al rispetto dell’ambiente
dal Giornale di Vicenza C.O.Il Gruppo Salvaguardia Valbrenta ha presentato le osservazioni al Piano di assetto territoriale appena approvato dai consigli comunali dei sei Comuni della Valbrenta. A Cismon si chiede di non consentire le attività di cava in località Camoi, dalla Valnassa alla Lupa, in quanto zona disabitata e quindi priva di rischio per le persone e nemmeno nella zona tra Collicello ed il confine con il comune di Enego, sede di terrazzamenti naturali e resti di gallerie e trincee della Grande Guerra. Al Comune di Valstagna, che ha approvato il progetto per la messa in sicurezza della località Lora Bassa (che sconvolgerà il paesaggio e probabilmente anche la vivibilità di un piccolo paese invaso da centinaia di camion per almeno tre anni), si chiede di consentire solo la movimentazione del materiale, proibendone l'asporto e la vendita, proteggendo così i cittadini da eventuali interventi più speculativi che necessari. Nelle osservazioni, il Gruppo Salvaguardia Valbrenta fa inoltre notare che senza un adeguato sistema viario non è pensabile alcuno sviluppo né industriale né residenziale. Le ipotesi di sviluppo inserite nel PATI (Cismon e Pove puntano ad esempio sull'industrializzazione delle aree) dovrebbero quindi essere subordinate alla realizzazione della nuova statale 47. Il PATI invece sull'argomento si limita ad auspicare modifiche migliorative, ma non basta per una strada da sempre al centro di polemiche per inquinamento, traffico e gravi incidenti. Un altro aspetto contestato nelle osservazioni è che il PATI non promuova progetti di sviluppo ed incentivazione del turismo, già oggi voce di fatto trainante per l'economia della valle. C.O.

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