venerdì 17 ottobre 2008

VALBRENTA. Dai Fontanazzi alla Lupa. Per i residenti questo tracciato deve essere ritenuto “prioritario”

Variante della statale 47«Sì a una sola galleria»
GdVI 16/10/2008

Centinaia di residenti delle contrade San Gaetano, Sasso Stefani, Giara Modon, Valgadena, Cavalli, Costa e Pieretti del Comune di Valstagna, e delle contrade Pian dei Zocchi, Rivalta e San Marino di San Nazario, hanno sottoscritto un documento presentato in questi giorni sulle osservazioni proposte al Piano di assetto territoriale intercomunale (Pati), adottato con delibere consiliari nel luglio scorso. Le osservazioni “nascono dalla considerazione per niente incentrata sull'utilità o meno della variante della Ss 47 Valsugana”, è scritto nel documento, “ma sulle modalità con cui si inserirà nel territorio della Valbrenta, particolarmente ricco paesaggisticamente e ambientalmente”. Lo stesso documento è stato sottoscritto e consegnato al Comune di San Nazario. Nel documento si chiede all'Amministrazione comunale di recepire la proposta e di farsi promotrice, nei confronti delle altre Amministrazioni coinvolte, dell'accoglimento della soluzione prospettata che riguarda in particolare il nuovo sistema stradale della Ss 47 Valsugana con il quale è prevista la realizzazione di tre gallerie. In pratica si propone di sostituire le ipotesi della seconda galleria, tra le località Fontanazzi-Pian dei Zocchi, e della terza galleria by-pass della frazione di San Marino con un'unica galleria tra le località Fontanazzi e Lupa, e di considerare questo tracciato proposto come intervento prioritario nel processo di ammodernamento della Ss 47 Valsugana.«La galleria di circa 5,1 chilometri, capace di bypassare alcuni nuclei all'interno del territorio comunale di San Nazario, con uscita in località Pian dei Zocchi, - è scritto nel documento -, risolverebbe il problema dell'attraversamento di Carpané con ripercussioni positive sulla qualità della vita, ma renderebbe insostenibile la vita dei residenti di Pian dei Zocchi (l'uscita della galleria è prevista a poche decine di metri dalle abitazioni) e aggraverebbe i problemi di isolamento di Rivalta con una galleria d'ingresso di circa 700 metri. Creerebbe danni rilevanti e assoluti anche alla contrada San Gaetano, in Comune di Valstagna, in termini di salute pubblica per le emissioni di polveri sottili, rumorosità, danno ambientale, inquinamento visivo, perdita cospicua del valore del patrimonio immobiliare con un conseguente deterioramento della qualità della vita». Quanto alla terza galleria, alle spalle dell'abitato di San Marino, in Comune di San Nazario, risolverebbe il pesante e drammatico disagio sia dal punto di vista ambientale che della sicurezza di San Marino, con ripercussioni positive anche per Costa di Valstagna. «Ma le opere di scavalco della ferrovia Trento-Venezia, all'ingresso e all'uscita di questa galleria, indicate di fronte alle contrade Cavalli e Pieretti di Valstagna, - osservano i firmatari - ci preoccupano per le conseguenze negative sull'aspetto paesaggistico di quel tratto di valle già fortemente martoriato dalla Ss 47 per le ripercussioni sulla salute, con seguenti ai due ingressi in galleria».Alla luce di questi dati, i firmatari propongono un'unica galleria di circa 7,5 chilometri, in alternativa alla seconda e terza del Pati, con ingresso in località Fontanazzi, tra San Nazario e Solagna, e uscita in località “Lupa”, nel territorio del comune di Cismon, zona non abitata su entrambi i versanti della Valbrenta. La lunghezza di questa galleria è di 1 km in più della somma delle due gallerie del Pati. La differenza si riduce a 0,3 chilometri se si considera l'ipotetica galleria di accesso a Rivalta (lunga 0,7 chilometri). Questa soluzione, a parere dei firmatari del documento, soddisfa tutti i cinque obiettivi individuati dal Pati: quelli a carattere fisico, ambientale, paesaggistico, territoriale e sociale. Il documento elenca, quindi, i benefici progettuali verificati da tale ipotesi, ritiene in parte superato e che debba essere riscritto il Protocollo d'Intesa sottoscritto nel 1999 tra Anas e Amministrazioni della Valle e sottolinea non indifferente anche il risparmio sotto l'aspetto economico. R.P.

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