mercoledì 25 giugno 2008

Complimenti ai ns amministratori per la ss47

Solo ora si accorgono che come Di Pietro, ci hanno ancora una volta, trattato da babbei.
Martedì 24 Giugno 2008

VIABILITÀ. Il consigliere regionale Pd Rizzato chiama in causa Galan «Valsugana, basta con le chiacchiere!»«È un’opera strategica e ad alta priorità Bisogna che il governatore si prenda la responsabilità politica di completarla»

«Basta! Non si può continuare così. Bisogna che qualcuno si prenda la responsabilità politica sul completamento della Valsugana. E chi meglio del governatore Giancarlo Galan può farlo?». A sei mesi dalla visita in Valbrenta dell’ex ministro Antonio Di Pietro e dei responsabili dell’Anas nazionale e a qualche settimana dall’amara scoperta che nessuna delle promesse fatte in quell’occasione è stata mantenuta, Claudio Rizzato, consigliere regionale del Partito democratico, lancia un sasso per tentare di smuovere le acque stagnanti in cui da anni galleggia il progetto per la costruzione dell’ultimo segmento di superstrada, tra Pove e Pian dei Zocchi. Nei giorni scorsi l’esponente del centrosinistra ha protocollato in laguna un’interrogazione dedicata alla questione della sistemazione della parta valligiana dell’arteria e rivolta proprio al presidente del Veneto. Un documento in cui Galan viene sostanzialmente invitato ad attivarsi, per mettere d’accordo tutti gli enti e i soggetti economici del Vicentino e della Regione e a promuovere un’azione comune volta ad ottenere i finanziamenti necessari all’avvio dei lavori. Operazioni attese da decenni dagli abitanti della vallata, dagli amministratori e dagli imprenditori locali che, meno di un mese fa si sono resi conto di essere stati nuovamente presi in giro e che non hanno potuto far altro che prendere atto del mancato adempimento, da parte dell’Anas, degli impegni assunti a gennaio a Carpanè con l’ex ministro delle infrastrutture. «La costruzione di questo tratto, fonte di disperazione e di angoscia per la popolazione residente lungo tale arteria - scrive Rizzato - è oggetto di reiterate promesse da parte di ogni Governo e di ogni ministro, ultimo in ordine di tempo Di Pietro». Lo stesso Galan, a quanto riferisce il consigliere, recentemente ha definito la Valsugana più urgente rispetto alla Valdastico nord. «Questo significa l’inserimento di quest’operazione tra le opere strategiche nazionali e prioritarie della regione» continua il portavoce del Pd, che insiste quindi sulla necessità di «agire d’intesa tra le forze politiche e istituzionali vicentine e venete» per ottenere da Roma le risorse indispensabili per avviare l’opera e di superare le divisioni «che tanti danni» hanno arrecato alla provincia berica. Il rappresentante del Pd ha chiesto al governatore se abbia o meno intenzione di attivarsi per uscire dall’impasse che ha fatto arenare l’iter del progetto. I cantieri infatti, ha ricordato infine Rizzato, non si sono ancora aperti. Questo nonostante la provincia di Vicenza, come risulta dagli elenchi ministeriali pubblicati dal ministro Renato Brunetta, abbia speso un milione e mezzo di euro per far redigere alla società Sws Engineering i piani preliminari per il completamento della strada. C.Z.
Ora si scopre l'acqua calda:

«Finora non sono stati fatti nuovi passi»

«Ad oggi non abbiamo avuto altri riscontri. Ciò che era stato detto è rimasto lettera morta».Ma và?!?! Pierluigi Peruzzo, presidente della comunità montana, ha il tono di chi ha ormai perso tutte le speranze. Dopo aver capito, poco meno di un mese fa, che l’Anas, dimenticati gli accordi presi con Antonio Di Pietro, non non solo non aveva redatto le variazioni al progetto preliminare per il completamento della superstrada Valsugana ma aveva addirittura chiesto alla Provincia di finanziare l’operazione, il portavoce dei territori interessati dal passaggio dell’arteria spiega di non aver ancora ricevuto alcuna risposta alle lettere e ai solleciti inviati nelle scorse settimane ai rappresentanti del nuovo governo. Non più disposti a vedere di nuovo arenarsi l’iter progettuale per la sistemazione del tratto della Valsugna compreso tra Pove e la località Pian Dei Zocchi, gli amministratori della Valbrenta avevano infatti scritto a ministri e parlamentari. Si era addirittura prospettata l’ipotesi di un nuovo vertice in Vallata tra tutti gli enti coivolti nella realizzazione di questo tratto di strada «Per ora - conclude però Peruzzo - non c’è ancora alcuna novità».
Per fortuna che «A fine gennaio – conclude Bombieri – o risolviamo definitivamente il problema della Valsugana o andiamo tutti a casa».
Ma a casa di chi?
Complimenti.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

E' proprio vero qualcuno di noi ha doti di preveggenza. Vi ricordate il mio post del 16 aprile sulla SS47? Chissà com'è vi ho anticipato come esattamente sarebbe andata. Potremmo sempre mettere la nostra sfera di cristallo a disposizione dei ministri.

Anonimo ha detto...

Ogni commento mi sembra alquanto superfluo e la lettura delle cose è così evidente da non lasciare il benchè minimo dubbio,abbiamo una "classe politica" a dir poco ignavia,incompetente,codarda..... proseguite pure o .....smentite se siete in grado.

Anonimo ha detto...

Ogni commento mi sembra alquanto superfluo e la lettura delle cose è così evidente da non lasciare il benchè minimo dubbio,abbiamo una "classe politica" a dir poco ignavia,incompetente,codarda..... proseguite pure o .....smentite se siete in grado.