venerdì 20 giugno 2008

«Valgadena, che pasticcio!»

Giovedì 19 Giugno 2008 Giornale di Vicenza


VALSTAGNA. Disagi enormi dai lavori di ammodernamento. Franato il fondo stradale, interrotto il traffico. E un proiettile della Grande guerra richiede la bonifica

I lavori di ammodernamento della strada comunale “Valgadena”, in comune di Valstagna, tra Case Marchi e contrada Costa, con allargamento sul lato del fiume Brenta per circa 200 metri, stanno sollevando vivaci proteste tra la popolazione locale. Il progetto definitivo ed esecutivo, approvato con delibera della Giunta comunale nel luglio 2007 per un importo progettuale di 515 mila euro circa, ha come responsabile del procedimento l’Ufficio tecnico comunale. Del lavoro si contestano in particolare le scelte di esecuzione dell’intervento, che prevede la predisposizione di micropali in calcestruzzo, operazione assai costosa rispetto ad analoghi interventi di fondazione in corso sulla Provinciale Campesana che si realizzano in maniera tradizionale. Per dare inizio ai lavori è stata realizzata una pista di accesso che ha messo allo scoperto le fondazioni del vecchio muro di sostegno, che già da diversi anni dava segni evidenti di precarietà e di cedimento del fondo stradale. È bastata la prima pioggia per provocare una vasta frana e il crollo di una parte del fondo stradale, sollevando qualche preoccupazione sulla sicurezza dei sottoservizi, in particolare dell’acquedotto consortile. Alla conseguente interruzione del traffico veicolare sono seguiti non pochi disagi per la popolazione locale e numerose proteste che hanno portato alla riapertura di una corsia con senso alternato del traffico, per regolare il quale sono stati posizionati due blocchi in calcestruzzo e collocati due semafori. Poi un altro imprevisto, rappresentato dal rinvenimento di un proiettile della Grande guerra, che ha fatto sospendere i lavori per una bonifica dell’area interessata alla perforazione dei micropali. Di questo intervento e delle problematiche connesse si è parlato nel Consiglio comunale. Dai banchi della minoranza consiliare sono stati richiamati gli errori commessi per la palificazione e sulla scelta progettuale discutibile. Replicando alle osservazioni, il sindaco Aldo Negrello ha evidenziato come la frana non dia certezze, mentre a seguito del rinvenimento di un residuato bellico si è in attesa dell’autorizzazione dell’Esercito per la rilevazione magnetometrica e la bonifica.

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